ll Parlamento UE ha approvato in via definitiva la direttiva “Case Green” sulle prestazioni energetiche degli edifici, nello stesso testo varato a gennaio. Caldaie a gas e a metano ok fino al 2040. Le misure approvate sono comunque personalizzabili da parte dei singoli Stati membri, edifici residenziali nuovi a emissioni zero dal 2030?
Le caldaie a gas non saranno più incentivate dopo il 2025; posso essere installate e fino al 2040. Dal 2040 potranno essere installate solo caldaie a pompa di calore. Le caldaie a gas in uso in data 2040 resteranno tali fino a fine ciclo vita.
Quale scelta attuare – al 2024 – per sostituire una caldaia, in casi di emergenza o per scelta in qualche modo mirata? Bisogna considerare che il costo attuale per un sistema “Ibrido” con caldaia a pompa di calore, sia per la produzione di acqua calda sanitaria e per il riscaldamento degli ambienti, potrebbe essere eccessivo; si parla di 4 o 5’000 mila € ed oltre.
Una caldaia a pompa di calore è un tipo di sistema di riscaldamento che utilizza una pompa di calore per trasferire il calore da una sorgente a bassa temperatura a una sorgente a temperatura più alta per il riscaldamento di un ambiente o per produrre acqua calda sanitaria.
Definizione e funzionamento
Il funzionamento di base di una caldaia a pompa di calore comporta l’utilizzo di un refrigerante che viene pompato attraverso un ciclo termodinamico. Durante questo ciclo, il refrigerante assorbe il calore dall’ambiente esterno (come l’aria, l’acqua o il terreno) a una temperatura più bassa e lo trasferisce all’interno dell’edificio a una temperatura più alta. Questo processo consente di riscaldare l’ambiente interno senza la necessità di bruciare combustibili fossili come il gas naturale o il petrolio, rendendo la caldaia a pompa di calore una soluzione più sostenibile dal punto di vista ambientale.
Le caldaie a pompa di calore sono comunemente utilizzate in zone con climi moderati o in sistemi di riscaldamento a bassa temperatura, come i sistemi a pavimento radiante. Tuttavia, possono essere meno efficienti in climi estremamente freddi, a meno che non siano progettate per funzionare a temperature molto basse o siano integrate con sistemi di backup per i periodi di picco di domanda di calore.
L’ingombro di una caldaia a pompa di calore, rispetto alla caldaia a condensazione a gas, è maggiore. I prezzi attuali di una caldaia a pompa di calore, sono altissimi, se al di fuori di incentivi e sconto in fattura.
Termini e scadenze
Se consideriamo che dal 2030 – o anche oltre questa data – ci “potrebbe” essere lo “stop” per nuove installazioni di caldaie a gas; e dunque dopo tale data che impatto potrebbe avere il costo del gas stesso, metano oppure Gpl? Potrebbe esserci il crollo del prezzo dei combustibili (metano o gpl) abbastanza importante a partire dal 2028 in poi…!
Dunque, se prendiamo in considerazione anche il costo attuale di una caldaia a pompa di calore e di una caldaia a condensazione; allora possiamo dire che i soldi risparmiati per la differenza tra la prima soluzione (pompa di calore) e la seconda soluzione (caldaia a condensazione), potrebbero essere utilizzati per pagare le bollette del gas per un numero di anni indefinito.
Quello che possiamo trarre da quanto detto sopra, è semplicemente a favore di installazioni di caldaie a condensazione, non solo per il 2024, ma anche per il 25 – 26 e 2027.
Successivamente a quanto detto, se proprio volgiamo fare un viaggio nel futuro inoltrato, ci sarà sicuramente la caldaia a idrogeno che in pochissimo tempo, spazzerà via la caldaia a pompa di calore per dire addio definitivamente ai gas ‘florurati’ ed al consumo di elettricità eccessivo; favorendo poi le basse emissioni inquinanti.
Dal 2023 tutte le caldaie a condensazione premiscelate (serie OneTech, CombiTech, DualTech, PowerTech, SolarTech), sono ufficialmente omologate per poter lavorare con blending di gas Metano fino ad un minimo dell’80% ed Idrogeno fino ad un massimo del 20%. Ma anche Baxi, Vaillant, Ariston e molte altre aziende produttrici, sono già disposte e predisposte per la rotta verso l’idrogeno.
L’idrogeno come combustibile non rilascia emissioni di CO₂ se prodotto da fonti energetiche rinnovabili
L’idrogeno segna la rotta verso la transizione energetica
In produzione la caldaia Baxi funzionante al 100% idrogeno
Baxi ha messo a punto una caldaia funzionante al 100% con idrogeno: pronta la linea produttiva pilota e primi prodotti in arrivo in Italia entro il 2025.
Per concludere, in ottica di transizione energetica, possiamo dire che il passaggio alla pompa di calore – con tutta l’incertezza della produzione di energia elettrica da fonti alternative e/o nucleare – posticipa la via verso l’idrogeno, a svantaggio dei consumatori.
Ancora un ultima valutazione per gli argomenti sopraindicati: quali saranno i prezzi del gas a partire dal 2030/35 in previsione di una transizione da caldaia a gas a caldaia a pompa di calore? La risposta è che avremo un prezzo del gas metano e forse anche Gpl, basso a tal punto da portare l’utilizzo della caldaia a gas fino e a ridosso del 2040 e forse leggermente oltre.