Per garantire che una cucina e un piano cottura siano a norma in Italia, è necessario rispettare alcune normative specifiche, che riguardano sicurezza, installazione, e funzionalità. Ecco un elenco dettagliato delle normative e delle regole principali da considerare:
1. Norme per la Sicurezza e il Gas
Le normative italiane regolano in particolare gli impianti a gas, i piani cottura e la ventilazione per garantire la sicurezza in cucina.
- Normativa UNI 7129: Questa norma è il punto di riferimento per l’installazione e la manutenzione degli impianti a gas domestici. Regola le modalità di installazione delle tubazioni, degli scarichi, e della ventilazione.
- Normativa UNI 7131: Si applica agli impianti GPL, molto comune nelle case che non sono allacciate alla rete del gas metano. Anche questa norma regola gli scarichi e le modalità di installazione.
- Valvola di sicurezza: I piani cottura devono essere dotati di una valvola di sicurezza che blocca l’erogazione del gas in caso di spegnimento della fiamma accidentale.
2. Ventilazione e Aerazione
L’aerazione e la ventilazione sono fondamentali per evitare accumuli di gas ed esalazioni nocive.
- Aerazione: È obbligatorio avere un’apertura permanente verso l’esterno per assicurare il ricambio d’aria. Questa apertura può essere una finestra o una grata di ventilazione.
- Ventilazione: Se l’ambiente non è sufficientemente ventilato, è necessario un aspiratore, come una cappa. La cappa può essere aspirante (con scarico all’esterno) o filtrante (senza scarico all’esterno, ma con filtro a carbone).
- Cappa a norma: La cappa sopra i piani cottura deve avere una distanza minima di 65 cm dai fornelli e deve essere conforme alle normative UNI 7129.
3. Installazione dei Piani Cottura
I piani cottura devono essere installati da un tecnico certificato e rispettare alcune specifiche di sicurezza.
- Distanze di sicurezza: Il piano cottura deve mantenere una certa distanza dagli elementi combustibili, come pareti di legno o materiali infiammabili. In genere, è richiesto uno spazio di 20 cm dai materiali combustibili ai lati e sopra il piano.
- Collegamenti elettrici e a gas: La normativa impone che i collegamenti siano realizzati in modo sicuro, utilizzando materiali approvati e con l’intervento di un tecnico abilitato. In caso di piano cottura a induzione, anche i collegamenti elettrici devono rispettare specifiche norme CEI.
4. Norme per le Cucine Integrate e Modulari
Nelle cucine integrate e modulari, è importante rispettare i requisiti di ergonomia e spazio. Per esempio:
- Distanze minime tra gli elementi: È consigliabile mantenere uno spazio di almeno 90 cm tra il piano cottura e altre superfici, come lavelli e frigoriferi.
- Materiali ignifughi: Gli arredi che circondano il piano cottura devono essere realizzati con materiali resistenti al calore e ignifughi, per garantire la sicurezza contro eventuali incendi.
5. Certificazione e Dichiarazione di Conformità
Dopo l’installazione, il tecnico deve rilasciare una dichiarazione di conformità che attesti che l’impianto e i collegamenti rispettano tutte le normative di sicurezza. Questa dichiarazione è obbligatoria e dovrà essere conservata dal proprietario dell’immobile.
6. Manutenzione Periodica
Infine, è consigliabile una manutenzione periodica per verificare che il sistema a gas, i tubi, e le valvole siano in buone condizioni. Questa manutenzione può essere fatta ogni due anni, ma è importante seguire anche le indicazioni specifiche del produttore del piano cottura o della cucina.
Seguire queste norme non solo garantisce la sicurezza degli abitanti della casa, ma è anche necessario per evitare problemi con le assicurazioni e le normative legali in caso di incidenti.
Cucina a norma: se c’è il piano cottura a gas
Oltre all’obbligo della termocoppia ormai sempre presente sui nuovi e moderni piani di cottura per i cibi, la norma UNI 7129-2015, stabilisce che il piano cottura a gas debba essere installato in un locale dotato di aperture permanenti di ventilazione verso l’esterno o di condotti di ventilazione, al fine di garantire il flusso d’aria adeguato.
L’espulsione dei fumi di combustione deve avvenire per mezzo di una cappa collegata a un camino, a una canna fumaria o scaricare direttamente all’ esterno. Il tubo di collegamento alla conduttura del gas per i modelli a incasso deve essere in metallo flessibile di lunghezza non superiore ai 2 m o rigido, in rame, con guarnizione in elastomero. Esisto in commercio anche flessibili gas, realizzati a norma di legge, i quali superano la lunghezza di metri 2 e arrivano fino a 3 metri e anche a 4 metri. Nelle cucine a libera installazione il tubo può essere in gomma (a norma UNI 7140) lungo massimo 1,5 m, da sostituire ogni 5 anni.
Le tubazioni non devono essere in contatto con quelle dell’acqua, e se sono vicine, devono essere protette da guaina impermeabile polimerica. In alternativa, si utilizzano tubi in rame o acciaio rivestito.
Il tubo non deve passare dietro il forno sottostante, né entrare in contatto con le pareti laterali di questo. Nel caso di nuova installazione del piano cottura a gas sull’isola è conveniente far predisporre la valvola di intercettazione sulla parete più vicina per poter scegliere in futuro di modificare la posizione del piano spostandolo sulle basi in linea addossate alla parete.