La dichiarazione di conformità, è un elemento fondamentale per il settore termico e idraulico, dal punto di vista delle normative.
INDICE
Che cos’è una dichiarazione di conformità
Prima di tutto la dichiarazione di conformità alla regola d’arte è detta anche DI.CO. Ogni prodotto e realizzazione nel settore impiantistico, è soggetto a direttive, norme e conformità.
Di conseguenza, tutte le installazioni tecniche al loro termine richiedono che venga rilasciata la dichiarazione di conformità.
La definizione legislativa del 1° marzo 1968, n.186 (successivamente divenuta legge 5 marzo 1990 n.46 sostituita poi dal 37/08″ DM 22 Gennaio del 2008, n.37 cui fa riferimento) alla legge n.186 del 1968 che tutti gli impianti devono essere realizzati a regola d’arte.
Quando è obbligatoria la dichiarazione di conformità
L’obbligo della dichiarazione di conformità (nota anche come Di.Co) subentra nel momento in cui si installa un nuovo impianto di tipo elettrico, idraulico, riscaldamento, termoidraulico, nuova installazione caldaia, radiotelevisivo, cottura o evacuazione fumi.
Soprattutto attraverso questo documento di conformità, il tecnico certifica che l’impianto è stato realizzato seguendo le normative in vigore e le prescrizioni di legge vigenti.
Tuttavia non è sempre obbligatorio avere l’impianto a norma, anche se la dichiarazione di conformità diventa inderogabile nel caso di:
- impianto ex-novo e quindi una nuova realizzazione;
- allaccio nuove utenze (gas, luce, acqua);
- richiesta di certificato di agibilità SCA.
- la segnalazione certificata di agibilità, e quindi la conformità degli impianti, è richiesta anche in caso di: cambio di destinazione d’uso, frazionamento, fusione, risanamenti e ristrutturazioni edilizie.
- modifica parziale di impianto. In questo caso, la dichiarazione interesserà solamente la parte variata, ma, dovrà essere garantita la sicurezza di tutto l’impianto.
- altri casi di modifiche: Se ad esempio volessi spostare gli attacchi della cucina, il tecnico dovrà dichiarare la conformità parziale relativa solo a quel vano.
- altri casi di modifiche: Se ad esempio volessi spostare gli attacchi della cucina, il tecnico dovrà dichiarare la conformità parziale relativa solo a quel vano.
- apertura nuova attività commerciale: lo sportello per le attività produttive SUAP richiede, tra gli allegati obbligatori, le certificazioni degli impianti per poter intraprendere un’attività commerciale;
- in caso di deposito di una pratica antincendio;
Quando non è obbligatoria la dichiarazione di conformità
La DI.CO. non è obbligatoria in caso di :
- compravendita e rogito. In questo caso, comunque, devono essere segnalate le conformità impiantistiche che il venditore ha disposizione all’interno dell’atto notarile.
- locazione o affitto. Così come per la vendita, non potrai pretendere che ti venga affittato un locale con gli impianti a norma.
- ristrutturazioni che non interessano gli impianti.
- Quindi, al termine dei lavori, l’impresa installatrice è sempre tenuta a rilasciarti la dichiarazione. Oltre al modello, dovrà essere allegata: la relazione contenente l’elenco e la tipologia dei materiali impiegati;
- lo schema planimetrico del progetto;
- la copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali dell’impresa o il certificato di iscrizione alla Camera di Commercio.
Quali costi per una dichiarazione di conformità
Prezzi medi | Da | A |
---|---|---|
Certificazione impianto elettrico esistente | 150,00 € | 200,00 € |
Certificazione impianto elettrico con lavori di adeguamento | 200,00 € | 600,00 € |
Prezzi medi | Da | A |
---|---|---|
Certificazione linea gas esistente | 400,00 € | 700,00 € |
Certificazione linea gas con lavori di adeguamento | 600,00 € | 1’200,00 € |
Prezzi medi | Da | A |
---|---|---|
Certificazione impianto idraulico piccole dimensioni | 80,00 € | 150,00 € |
Certificazione impianto idraulico medie dimensioni | 100,00 € | 300,00 € |
Prezzi medi | Da | A |
---|---|---|
Certificazione impianto idraulico medio / grandi dimensioni | 150,00 € | 300,00 € |
Certificazione impianto idraulico grandi dimensioni | 300,00 € | 800,00 € |
Dichiarazione di rispondenza
La Dichiarazione di Rispondenza, denominata anche DI.RI. è a tutti gli effetti: un documento sostitutivo, obbligatorio per tutti gli impianti di qualsiasi edificio, ad uso civile.
La DI.RI. sostituisce infatti la dichiarazione di conformità, quando questo documento originale non è più reperibile, oppure non è stato mai rilasciato dalla ditta installatrice.
A differenza della Dichiarazione di Conformità – la rispondenza – si può redigere solamente quando un impianto è già stato realizzato e non si può richiedere per un nuovo impianto.
In particolare, su impianti realizzati prima del 2008 e sprovvisti di una dichiarazione di conformità, la rispondenza deve essere sempre presente.
Diversamente per impianti realizzati dopo il 2008, per i quali vige la regola che gli stessi debbano essere realizzati a regola d’arte con il rilascio della sola dichiarazione di conformità.
Il ruolo dell’ingegnere per la DI.CO.
Per ciò che riguarda gli impianti a uso civile di piccole e medie dimensioni, è sufficiente un progetto redatto dall’impresa installatrice stessa. In tal caso l’idraulico, l’elettricista, si occupa direttamente del dimensionamento dell’impianto.
In altri casi in cui la potenza richiesta sia maggiore di 6 kw al contatore per gli impianti elettrici, oppure per linee gas con portata termica complessiva superiore a 50 kw, la dichiarazione da parte di un ingegnere iscritto all’albo è obbligatoria.
Dichiarazione di conformità in PDF
Esiste la possibilità di compilare online e scaricare il documento con tutte le modifiche, direttamente su questo sito – Dichiarazione di conformità modello editabile
Quanto dura la dichiarazione di conformità
La durata della dichiarazione di conformità potrebbe variare solo rispetto a modifiche successive e ampliamenti rispetto all’impianto già eseguito e certificato. Non esiste un limite di scadenza per la DI.CO a partire dal rilascio effettivo.
Tuttavia da parte della ditta esecutrice dell’impianto, in particolar modo per il tecnico dell’impresa installatrice, la responsabilità potrebbe avere un limite massimo di 10 anni dalla sottoscrizione.
La conservazione della dichiarazione di conformità da parte dell’installatore? Tuttavia l’installatore ha la responsabilità, senza limiti di tempo, dell’impianto che realizza e della dichiarazione di conformità che ha redatto.
In conclusione, è totale interesse dell’installatore non cestinare le dichiarazioni di conformità da lui redatte, anche se ormai vecchie di decenni.
Come presentare la dichiarazione di conformità
La ditta esecutrice dei lavori dovrà, entro 30 giorni dalla fine dei lavori, consegnare i documenti al Comune presso lo Sportello Unico per l’edilizia ove ha sede l’impianto. Ovviamente, il committente dovrà prima firmare le copie.
Successivamente il comune, inoltrerà una copia della dichiarazione di conformità alla Camera di Commercio nella cui circoscrizione ha sede l’impresa esecutrice dell’impianto.
Obblighi e sanzioni
Per la ditta installatrice, nel caso di violazioni degli obblighi in materia di dichiarazione di conformità, si applicano le sanzioni amministrative che variano da un minimo di € 100 a un massimo di € 1.000.
Come conseguenza in caso di violazioni che riguardano gli obblighi derivanti dal Decreto 37/2008 si applicano sanzioni amministrative comprese tra 1.000 € e 10.000 €.