Ecodesign ed etichetta energetica: da settembre rivoluzione per le caldaie
Il mercato e le dinamiche della filiera degli apparecchi termici cambieranno con l’entrata in vigore dei Regolamenti 811/2013, 812/2013, 813/2013 e 814/2013 di etichettatura energetica e progettazione compatibile, rispettivamente per gli apparecchi di riscaldamento degli ambienti e per la produzione di acqua calda sanitaria.
ASSOTERMICA, l’associazione dei costruttori di apparecchi e componenti per impianti termici, federata ad ANIMA parla a proposito di “una svolta epocale” per il comparto: “Oggi su circa 850.000 caldaie vendute in Italia oltre il 60% sono di tipo convenzionale – dichiara il presidente Alberto Montanini – L’entrata in vigore delle nuove misure d’implementazione europee muta lo scenario molto rapidamente conuno spostamento del mix di vendita verso apparecchi a più alta efficienza, quali caldaie a condensazione, pompe di calore e solare termico, ma anche apparecchi ibridi (cioè insiemi di più sottosistemi di generazione del calore che ragionano con una logica ottimizzata di funzionamento) e termoregolazione evoluta. Sono tutte produzioni per le quali l’Italia ha da sempre avuto un ruolo di leadership in Europa, se si considera che la nostra industria compete con la Germania nello sviluppo di tecnologie per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili termiche e ha un valore dell’export che supera di gran lunga il 50%”.
Entra in vigore il prossimo 26 settembre la norma che riguarda l’installazione di caldaie a condensazione: da ora in poi saranno le uniche a poter essere installate (come nuovo impianto o in sostituzione di quello esistente) nelle nostre case.
La direttiva Europea 2005/32/CE, conosciuta come Eco-Design, è un’importante traguardo nel percorso volto al raggiungimento di una migliore prestazione energetica degli edifici e favorisce una efficace riduzione delle emissioni inquinanti.
Installare una caldaia a condensazione da un beneficio anche economico: fino al 31/12/2015 c’è l’opportunità di detrarsi fiscalmente il 65% delle spese sostenute. Da anni ogni caldaia a condensazione da noi installata è corredata da una polizza kasko di 5+5 anni, su ricambi e manodopera. E l’investimento nella riqualificazione energetica diventa anche più sostenibile con i nostri finanziamenti, a partire da 100,00 € al mese.
Si tratta dunque di un’opportunità a largo raggio, conveniente per l’ambiente ma anche per l’economia domestica, perché è sicuramente una scelta ecologica che ci offrirà una condizione di salute migliore, ma nello stesso tempo garantirà anche il risparmio effettivo dell’energia consumata fino al 40 % con conseguente risparmio di denaro.
La tecnologia della condensazione sfrutta i fumi di scarico, riesce dunque a recuperare il calore che viene ceduto all’impianto di riscaldamento. In questo modo le caldaie a condensazione sono molto più efficienti di quelle tradizionali Danno eccellenti risultati anche in abbinamento con sistemi che utilizzano fonti di energie rinnovabili ed il loro rendimento riesce a raggiungere una percentuale del 106%!
Assotermica, che con i propri esperti ha seguito l’iter di definizione dei Regolamenti fin dalle origini nel 2007 – spiega l’associazione in un comunicato – metterà a disposizione i docenti per la formazione tecnica ai professionisti, che si snoderà con un progetto articolato lungo tutto il territorio nazionale, a partire dalle prossime settimane.
In questo video l’associazione spiega il cambiamento in arrivo:
Grazie per il post. E per quello che riguarda le caldaie a camera stagna??? Là dove no è presente uno scarico per la condensa ??? Cosa si deve fare ??? La condensa può essere scaricata ovunque???
Grazie ancora!!!
Salve signor Fabio.
Nei casi in cui non è presente uno scarico per la condensa prodotta dalla caldaia a condensazione, occorre installare una pompa per il trasporto del liquido condensante anche a distanze superiori ai 20 mt e dislivello di 10 mt e oltre. vedi http://termicaidraulica.com/caldaia-a-condensazione/
Per caldaie sotto i 35 Kw, la condensa – anche se acida – può essere scaricata in qualsiasi condotta di scarico, senza trattamenti particolari.
Essendo l’alterazione di pH dovuta alla miscelazione del refluo domestico con la condensa acida prodotta da una caldaia a condensazione (di potenza minore di 35 KW) praticamente trascurabile risulta possibile scaricare direttamente la condensa nella fognatura.
La caldaia a condensazione risulterebbe già di per se una a camera stagna, dotata di ventilatore, unica differenza il diverso tipo di tubazione dei fumi (materiali differenti) alluminio per le tradizionali e plastico per una condensazione.
Saluti
Salve, per tutte le caldaie presenti in magazzino, da parte dei grandi fornitori? Intendo quelle tradizionali e non a condensazione?
Grazie
ATTENZIONE: Tale obbligo riguarda esclusivamente i produttori e non comporta il ritiro dal mercato delle caldaie di tipo tradizionale.
Pertanto non c’è un obbligo esplicito di montare esclusivamente caldaie a condensazione ma di non immetterle più sul mercato. Potranno essere ancora installate caldaie non a condensazione purché la data di fabbricazione risulti antecedente al 26 settembre 2015 (per esaurire le scorte di caldaie tradizionali già prodotte).
Staff