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Esame patentino FGAS: le domande

L’esame per il patentino F-GAS (certificazione per operare con gas fluorurati) prevede una serie di domande teoriche e pratiche riguardanti l’installazione, manutenzione e smaltimento di impianti contenenti gas fluorurati.

Tipologie di domande d’esame F-GAS

L’esame si divide in due parti:

  1. Prova teorica (test a risposta multipla)
  2. Prova pratica (dimostrazione di competenze operative)

1. Domande teoriche

Le domande riguardano diversi argomenti, tra cui:

Normativa e regolamenti

  • Quali sono gli obblighi previsti dal Regolamento (UE) n. 517/2014 sugli F-GAS?
  • Quali sono le sanzioni per chi non rispetta la normativa sugli F-GAS?
  • Cos’è il Registro Nazionale F-GAS e chi deve iscriversi?

Caratteristiche degli F-GAS

  • Quali sono le proprietà principali dei gas fluorurati?
  • Cosa si intende per GWP (Global Warming Potential)?
  • Quali sono gli effetti degli F-GAS sul clima e sull’ambiente?

Tecniche di manipolazione

  • Come si effettua il recupero degli F-GAS da un impianto?
  • Quali strumenti sono necessari per il recupero, la ricarica e il controllo delle perdite di gas?
  • Come si esegue il vuoto in un impianto di refrigerazione?

Sicurezza e procedure operative

  • Quali sono i principali rischi per la salute nell’uso di gas fluorurati?
  • Quali dispositivi di protezione individuale (DPI) devono essere utilizzati?
  • Quali sono le procedure di emergenza in caso di perdita di gas?

2. Prova pratica

Durante la prova pratica, il candidato deve dimostrare di saper:

  • Identificare e controllare le perdite di gas fluorurati su un impianto.
  • Eseguire il recupero degli F-GAS in modo corretto.
  • Effettuare il vuoto e la ricarica di un circuito frigorifero.
  • Utilizzare strumenti di misurazione, come il manometro e il cercafughe.
  • Compilare correttamente la documentazione relativa agli F-GAS.

L’esame viene superato se il candidato risponde correttamente ad almeno il 60-70% delle domande teoriche e dimostra competenze adeguate nella parte pratica.

Se ti serve materiale di studio o vuoi delle domande simulate, fammelo sapere!

1. Domande teoriche a risposta multipla

Normativa e regolamenti

1) Qual è lo scopo principale del Regolamento (UE) n. 517/2014?
A) Favorire l’uso degli F-GAS per la refrigerazione.
B) Ridurre le emissioni di gas fluorurati a effetto serra.
C) Eliminare completamente l’uso degli F-GAS.
D) Aumentare la produzione di F-GAS in Europa.

Risposta corretta: B) Ridurre le emissioni di gas fluorurati a effetto serra.

2) Chi è obbligato a iscriversi al Registro Nazionale F-GAS?
A) Solo le aziende che vendono refrigeranti.
B) Tutti gli operatori che installano, riparano o maneggiano impianti con F-GAS.
C) Solo i produttori di apparecchiature contenenti F-GAS.
D) Nessuno, l’iscrizione è facoltativa.

Risposta corretta: B) Tutti gli operatori che installano, riparano o maneggiano impianti con F-GAS.

Caratteristiche degli F-GAS

3) Cosa indica il valore GWP (Global Warming Potential) di un gas?
A) La tossicità del gas.
B) Il potenziale di distruzione dell’ozono.
C) La capacità del gas di trattenere calore nell’atmosfera rispetto alla CO₂.
D) La temperatura alla quale il gas diventa liquido.

Risposta corretta: C) La capacità del gas di trattenere calore nell’atmosfera rispetto alla CO₂.

4) Quale tra questi gas fluorurati ha il valore di GWP più alto?
A) R-134a
B) R-32
C) R-404A
D) R-290

Risposta corretta: C) R-404A (GWP ≈ 3922).

Tecniche di manipolazione

5) Qual è il primo passaggio per eseguire il recupero di un F-GAS da un impianto?
A) Collegare la bilancia per pesare il refrigerante.
B) Assicurarsi che il circuito sia a pressione atmosferica.
C) Utilizzare un’apposita macchina di recupero e un contenitore idoneo.
D) Aprire la valvola del compressore.

Risposta corretta: C) Utilizzare un’apposita macchina di recupero e un contenitore idoneo.


6) Perché è importante effettuare il vuoto in un impianto prima di caricare il refrigerante?
A) Per verificare che non ci siano perdite nel circuito.
B) Per eliminare l’umidità e l’aria dal circuito, evitando danni al sistema.
C) Per far evaporare il refrigerante più velocemente.
D) Per aumentare la pressione nel sistema.

Risposta corretta: B) Per eliminare l’umidità e l’aria dal circuito, evitando danni al sistema.

Sicurezza e procedure operative

7) Quale dispositivo è obbligatorio per individuare le perdite di F-GAS in un impianto?
A) Un termometro a infrarossi.
B) Un cercafughe elettronico certificato.
C) Un manometro digitale.
D) Un tester di resistenza elettrica.

Risposta corretta: B) Un cercafughe elettronico certificato.


8) Qual è il rischio principale associato alla manipolazione degli F-GAS?
A) Rischio di ustioni da congelamento per contatto con il liquido refrigerante.
B) Possibile combustione spontanea degli F-GAS.
C) Formazione di ozono in eccesso nell’atmosfera.
D) Scarica elettrica dal compressore.

Risposta corretta: A) Rischio di ustioni da congelamento per contatto con il liquido refrigerante.

2. Domande pratiche (aperte)

Descrivi la procedura per effettuare il controllo delle perdite di F-GAS su un impianto.

Risposta:

  1. Identificare i punti critici del circuito (giunzioni, raccordi, valvole).
  2. Utilizzare un cercafughe elettronico certificato per rilevare eventuali perdite.
  3. Se il cercafughe rileva una perdita, verificare visivamente e con schiuma saponata per conferma.
  4. Annotare i risultati nel registro F-GAS, specificando il punto della perdita e le azioni correttive.
  5. Riparare la perdita, effettuare il vuoto e ricaricare il sistema se necessario.
  6. Ripetere il test per verificare l’assenza di ulteriori perdite.

Spiega come effettuare correttamente la ricarica di un impianto con F-GAS.

Risposta:

  1. Verificare che l’impianto sia stato sottoposto a vuoto per eliminare aria e umidità.
  2. Collegare la bombola di refrigerante e una bilancia per monitorare la quantità caricata.
  3. Aprire lentamente la valvola e rilasciare il gas nel circuito a pressione controllata.
  4. Controllare la pressione e la temperatura con un manometro per evitare sovraccarichi.
  5. Verificare il corretto funzionamento del sistema dopo la ricarica.
  6. Registrare l’operazione nel registro F-GAS, indicando quantità e tipo di gas utilizzato.

Queste sono solo alcune delle domande che potresti trovare all’esame.

Se un impianto è già carico di gas refrigerante e devi fare il vuoto, devi prima recuperare completamente il refrigerante in modo sicuro. Ecco la procedura corretta:

Procedura per fare il vuoto su un impianto già carico

1. Recupero del gas refrigerante

Prima di fare il vuoto, il gas deve essere rimosso dall’impianto. Segui questi passaggi:

  • Spegnere l’impianto e lasciare raffreddare il circuito se necessario.
  • Collegare la macchina di recupero ai raccordi di servizio dell’impianto.
  • Utilizzare una bombola di recupero idonea per il tipo di gas presente.
  • Attivare la macchina di recupero per aspirare completamente il gas dall’impianto.
  • Pesare il refrigerante recuperato per verificare che sia stato estratto tutto.
  • Etichettare e registrare il gas recuperato secondo la normativa F-GAS.

2. Esecuzione del vuoto

Dopo il recupero del refrigerante:

  • Collegare la pompa del vuoto ai raccordi di servizio.
  • Avviare la pompa del vuoto e lasciarla operare per almeno 30-60 minuti (a seconda delle dimensioni dell’impianto).
  • Monitorare la pressione con il vacuometro: deve scendere sotto 500 micron (circa -0,98 bar).
  • Spegnere la pompa e attendere 10-15 minuti per verificare che la pressione non risalga (segno di perdite o umidità residua).

3. Ricarica del refrigerante

Se il vuoto è stato eseguito correttamente e l’impianto è ermetico:

  • Collegare la bombola di refrigerante e una bilancia per il controllo del carico.
  • Caricare il refrigerante in fase liquida o gassosa, a seconda delle specifiche dell’impianto.
  • Verificare pressioni e temperatura per garantire il corretto funzionamento.
  • Annotare il gas ricaricato nel registro F-GAS.

Questa procedura garantisce che il sistema sia privo di aria e umidità prima della ricarica del refrigerante.

TEORIA

Quando ricarichi il refrigerante, la macchina deve essere inizialmente spenta per garantire un riempimento controllato e sicuro. Tuttavia, il modo in cui lo carichi dipende dal tipo di gas e dall’impianto. Ecco la procedura corretta:

1. Dopo aver fatto il vuoto

La macchina deve rimanere spenta per evitare che aspiri aria o umidità prima della ricarica.

Verifica che il sistema sia ermetico:

  • Chiudi le valvole della pompa del vuoto.
  • Controlla che la pressione rimanga stabile per almeno 10-15 minuti.
  • Se la pressione sale, potrebbe esserci una perdita o umidità residua.

2. Inizio della ricarica con macchina spenta

🔹 Caricando in fase liquida (per gas come R-410A, R-32, R-407C):

  • Collega la bombola di refrigerante al lato di alta pressione.
  • Apri lentamente la valvola per far entrare il refrigerante per differenza di pressione.
  • Introduci circa il 60-70% della carica totale prima di accendere la macchina.

🔹 Caricando in fase gassosa (per gas come R-134a, R-22):

  • Collega la bombola al lato di bassa pressione.
  • Apri la valvola della bombola molto lentamente per evitare colpi di liquido.

3. Accensione della macchina e completamento della ricarica

✅ Dopo aver inserito una buona parte del gas a macchina spenta, accendila in modalità raffreddamento e:

  • Continua a caricare lentamente monitorando le pressioni.
  • Usa una bilancia per evitare sovraccarichi.
  • Controlla il surriscaldamento e il sottoraffreddamento per verificare che il sistema funzioni correttamente.

4. Controlli finali

Chiudi la bombola e scollega le tubazioni.
Verifica le pressioni e la temperatura dell’impianto.
Registra il refrigerante caricato nel registro F-GAS.

⚠️ Importante:

  • Mai caricare liquido nel lato di bassa pressione con la macchina accesa: rischi danni al compressore.
  • Mai aprire la bombola completamente: il gas deve entrare gradualmente.

Il tubo di bassa pressione è quello di diametro maggiore, mentre il tubo di alta pressione è quello più piccolo.

Differenza tra tubo di alta e bassa pressione

  • Bassa pressione (LP – Low Pressure)
    ✅ Tubo più grande
    ✅ Solitamente rivestito con isolamento
    ✅ Trasporta il gas refrigerante in fase gassosa e fredda verso il compressore
    ✅ In un impianto in funzione, la temperatura del tubo è fredda al tatto

  • Alta pressione (HP – High Pressure)
    ✅ Tubo più piccolo
    ✅ Solitamente senza isolamento
    ✅ Trasporta il refrigerante in fase liquida e calda verso l’evaporatore
    ✅ In un impianto in funzione, la temperatura del tubo è calda al tatto

Dove collegare gli strumenti

  • Per il vuoto: si collega la pompa sia al lato di bassa che di alta pressione.
  • Per la ricarica:
    • In fase gassosa, il refrigerante si carica dalla bassa pressione.
    • In fase liquida, il refrigerante si carica dalla alta pressione, ma solo con la macchina spenta o usando una valvola di espansione manuale.

Negli split domestici (come climatizzatori monosplit o multisplit), l’attacco per il vuoto, il recupero e la ricarica del refrigerante si trova solo su uno dei due rubinetti, generalmente quello della bassa pressione (tubo più grande).

Dettagli sugli attacchi negli split

  • Rubinetto lato bassa pressione (LP):
    ✅ È quello più grande e rivestito con isolamento.
    ✅ Ha il portagomma di servizio per collegare il manometro, la pompa del vuoto e la ricarica del refrigerante.
    ✅ Qui si collega la pompa del vuoto e si effettua la ricarica in fase gassosa.

  • Rubinetto lato alta pressione (HP):
    ✅ È quello più piccolo e solitamente senza isolamento.
    Di solito NON ha un attacco di servizio sugli split domestici.
    ✅ Serve solo per chiudere o aprire il passaggio del gas nel circuito.

Quando ricarichi un impianto con gas refrigerante, puoi farlo in fase liquida o in fase gassosa, a seconda del tipo di gas e del sistema.


1. Differenza tra fase liquida e fase gassosa

Fase di ricarica Dove si preleva il refrigerante dalla bombola Dove si inietta nell’impianto Quando si usa
Fase liquida Dalla parte inferiore della bombola (capovolta se monofase) Lato alta pressione (HP) (a macchina spenta) o lato bassa pressione (LP) (ma lentamente) Con gas misti o zeotropici (es. R-410A, R-407C)
Fase gassosa Dalla parte superiore della bombola (bombola dritta) Lato bassa pressione (LP) Con gas purI o azeotropici (es. R-134a, R-22)

2. Quando usare la ricarica in fase liquida

✅ Usata per gas refrigeranti che sono miscele (zeotropi), perché se caricati in fase gassosa si separerebbero, alterando le proporzioni della miscela.
Gas tipici per la ricarica in fase liquida:

  • R-410A
  • R-407C
  • R-404A

🔹 Come farlo correttamente:

  • Macchina spenta: si carica il refrigerante nel lato alta pressione fino a circa il 60-70% del totale.
  • Macchina accesa: il resto si carica dal lato bassa pressione, ma sempre lentamente e regolando il flusso per evitare colpi di liquido al compressore.
  • Puoi usare un riduttore di flusso o un tubo con valvola di laminazione per trasformare il liquido in gas prima di entrare nel sistema.

⚠️ Mai iniettare liquido direttamente nel lato bassa pressione con la macchina accesa, perché il liquido non è comprimibile e può danneggiare il compressore.


3. Quando usare la ricarica in fase gassosa

✅ Usata per gas puri (azeotropici), perché hanno una composizione stabile in fase gassosa e non si separano.
Gas tipici per la ricarica in fase gassosa:

  • R-134a
  • R-22

🔹 Come farlo correttamente:

  • Si collega la bombola al lato bassa pressione (LP) con la macchina accesa.
  • Il gas entra lentamente nel circuito fino a raggiungere la carica corretta.
  • Si monitora la bilancia per la quantità di gas e i manometri per le pressioni.

4. Quale metodo usare sugli split domestici?

Negli split con R-410A o R-32, si preferisce la ricarica in fase liquida, ma con un metodo controllato:

  1. Macchina spenta → Si carica una parte nel lato alta pressione.
  2. Macchina accesa → Si carica il resto nel lato bassa pressione con il tubo capillare o una valvola di laminazione per evitare colpi di liquido.

Negli split con R-134a o R-22, si carica in fase gassosa direttamente dal lato bassa pressione.

negli split domestici con R-410A o R-32, l’unico attacco di servizio si trova sul rubinetto della bassa pressione (LP), quindi la ricarica deve essere fatta da lì. Tuttavia, siccome questi gas devono essere caricati in fase liquida, bisogna adottare delle precauzioni per evitare danni al compressore.


Come caricare R-410A o R-32 negli split domestici con un solo attacco (bassa pressione)?

1️⃣ Preparazione

  • Spegnere l’impianto e verificare che sia in vuoto.
  • Collegare il manometro al rubinetto di bassa pressione.
  • Posizionare la bombola capovolta per prelevare il gas in fase liquida.
  • Usare una bilancia per controllare la quantità caricata.

2️⃣ Prima fase: carica iniziale con impianto spento

  • Aprire lentamente la valvola della bombola per far entrare solo una piccola quantità di refrigerante (circa 300-400g) nel circuito.
  • Attendere che la pressione si stabilizzi (sufficiente per avviare il compressore).

3️⃣ Seconda fase: carica con impianto acceso

  • Accendere il climatizzatore in modalità raffreddamento.
  • ATTENZIONE: Non iniettare liquido direttamente!
    • Per evitare colpi di liquido al compressore, si può usare:
      ✅ Un tubo con valvola di laminazione (dispositivo che trasforma il liquido in gas prima dell’ingresso).
      ✅ Un riduttore di flusso sul tubo.
      ✅ Alternativamente, aprire e chiudere la valvola della bombola a intervalli di pochi secondi, permettendo al gas di espandersi prima di entrare nel compressore.

4️⃣ Controlli finali

  • Monitorare pressioni e temperatura con i manometri.
  • Caricare fino a raggiungere il peso corretto (indicato dal produttore).
  • Chiudere la bombola, scollegare i tubi e controllare eventuali perdite.

⚠️ Errori da evitare

Non caricare mai il liquido direttamente senza regolazione, perché potrebbe danneggiare il compressore.
Non caricare solo in fase gassosa con R-410A o R-32, perché sono miscele e la composizione potrebbe alterarsi.
Non superare la carica indicata, perché un eccesso di refrigerante riduce l’efficienza e può danneggiare l’impianto.

differenza tra fase liquida e fase gassosa nella ricarica dipende da come il refrigerante viene prelevato dalla bombola.


1. Differenza tra ricarica in fase liquida e fase gassosa

Tipo di ricarica Prelievo dalla bombola Posizione della bombola Dove si inietta nell’impianto Quando si usa
Fase liquida Il refrigerante esce in forma liquida Bombola capovolta (valvola in basso) Lato alta pressione (HP) (a impianto spento) o lato bassa pressione (LP) con precauzioni Per gas misti (zeotropici) come R-410A, R-407C
Fase gassosa Il refrigerante esce in forma gassosa Bombola dritta (valvola in alto) Lato bassa pressione (LP) Per gas puri (azeotropici) come R-134a, R-22

2. Come cambia la posizione della bombola?

Per caricare in fase liquida:

  • Capovolgi la bombola (valvola in basso) per prelevare il liquido.
  • Usato per refrigeranti zeotropici (miscele come R-410A, R-407C), che devono essere caricati in fase liquida per mantenere la giusta composizione.
  • Negli split domestici, devi regolare il flusso per evitare che il liquido entri nel compressore (usando un tubo capillare, una valvola di laminazione o aprendo la valvola a intervalli).

Per caricare in fase gassosa:

  • Lascia la bombola dritta (valvola in alto) per prelevare il gas.
  • Usato per refrigeranti azeotropici (es. R-134a, R-22), che hanno una composizione uniforme e possono essere caricati in fase gassosa.
  • La carica avviene sempre dal lato bassa pressione (LP).

3. Perché la posizione della bombola è importante?

  • Se carichi un gas zeotropico (es. R-410A) in fase gassosa, i componenti della miscela potrebbero separarsi, alterando le prestazioni dell’impianto.
  • Se carichi troppo liquido direttamente nel lato bassa pressione, rischi un colpo di liquido che può danneggiare il compressore.

Conclusione

La differenza tra fase liquida e fase gassosa nella ricarica di un impianto frigorifero riguarda come viene prelevato il refrigerante dalla bombola e come viene introdotto nel sistema.

  • Fase liquida → Si preleva il refrigerante capovolgendo la bombola (valvola in basso). Usata per gas misti (zeotropici) come R-410A e R-407C, che devono essere caricati in fase liquida per evitare la separazione dei componenti. Negli split domestici, si carica dal lato bassa pressione (LP) con precauzioni per evitare danni al compressore.
  • Fase gassosa → Si preleva il refrigerante con la bombola dritta (valvola in alto). Usata per gas puri (azeotropici) come R-134a e R-22, che possono essere caricati direttamente in forma gassosa dal lato bassa pressione (LP) senza problemi di separazione della miscela.

⚠️ Negli split domestici con un solo attacco sulla bassa pressione, la carica deve essere fatta in fase liquida ma in modo controllato, utilizzando una valvola di laminazione, un tubo capillare o aprendo la valvola a intervalli per evitare colpi di liquido al compressore.

🔹 Regola base: Capovolgi la bombola per la fase liquida, tienila dritta per la fase gassosa, e scegli il metodo giusto in base al tipo di refrigerante.

Banca dati gas florurati – LINK

Preparazione alla Prova Pratica per il Patentino F-GAS

La prova pratica dell’esame per il patentino F-GAS serve a dimostrare che sai operare correttamente su un impianto di refrigerazione o climatizzazione, seguendo le norme di sicurezza e le procedure corrette.


1️⃣ Controlli e Preparazione Prima della Prova

🔹 Equipaggiamento necessario:

  • Manometri e tubi di collegamento
  • Pompa del vuoto
  • Bilancia elettronica per refrigerante
  • Bombola di refrigerante
  • Rilevatore di fughe (elettronico o a schiuma saponata)
  • Chiavi a brugola o a forchetta per i rubinetti

🔹 Verifica dell’impianto prima di intervenire:

  • Controllare le pressioni con il manometro
  • Verificare che non ci siano perdite
  • Assicurarsi che il refrigerante presente sia compatibile con il sistema

2️⃣ Esecuzione della Prova Pratica

🔹 Fase 1: Recupero del Refrigerante

✅ Collegare il gruppo manometrico al rubinetto della bassa pressione (LP)
✅ Collegare una stazione di recupero per aspirare il gas e trasferirlo nella bombola di recupero
Pesare il refrigerante recuperato per il registro F-GAS
✅ Evitare dispersioni e verificare la tenuta


🔹 Fase 2: Creazione del Vuoto

✅ Collegare la pompa del vuoto al lato bassa pressione (LP)
✅ Effettuare il vuoto per almeno 15-30 minuti, fino a raggiungere circa -0,9 bar (-90 kPa)
Chiudere le valvole e controllare la tenuta per almeno 10-15 minuti
✅ Se la pressione risale, potrebbe esserci una perdita o umidità residua


🔹 Fase 3: Ricarica del Refrigerante

Usare una bilancia per misurare la quantità esatta di refrigerante
✅ Prelevare il refrigerante:

  • Fase liquida (bombola capovolta) per R-410A, R-407C
  • Fase gassosa (bombola dritta) per R-134a, R-22
    Caricare inizialmente a impianto spento (solo una piccola parte)
    Accendere l’impianto in modalità raffreddamento e completare la ricarica con attenzione
    Monitorare le pressioni e le temperature con il manometro

🔹 Fase 4: Verifica del Funzionamento e Ricerca Perdite

✅ Controllare le pressioni di esercizio
✅ Misurare surriscaldamento e sottoraffreddamento
✅ Utilizzare il rilevatore di fughe per verificare eventuali perdite
✅ Registrare i dati della ricarica nel registro F-GAS


3️⃣ Consigli per Superare la Prova

Segui sempre l’ordine corretto delle operazioni
Non lasciare mai il sistema aperto troppo a lungo per evitare contaminazioni
Dimostra sicurezza e precisione nei movimenti
Evita errori comuni come caricare troppo refrigerante o non fare un controllo delle perdite

Recupero del Gas Refrigerante su uno Split con un Solo Attacco

Negli split domestici, spesso è presente un solo attacco di servizio sulla bassa pressione (LP). Questo significa che il recupero va eseguito con alcune accortezze, poiché non possiamo collegarci direttamente all’alta pressione (HP).


🔹 Attrezzatura Necessaria

Recuperatore di gas refrigerante
Bombola di recupero (gialla con banda grigia)
Manometro con tubo di servizio
Bilancia elettronica per pesare il refrigerante
Chiavi a brugola per aprire i rubinetti


🔹 Passaggi per il Recupero del Refrigerante

1️⃣ Preparazione dell’impianto

  1. Spegnere l’impianto e assicurarsi che sia freddo.
  2. Collegare i manometri:
    • Tubo blu (LP) al rubinetto di bassa pressione (LP) dell’impianto.
    • Tubo rosso (HP) al rubinetto di alta pressione (HP) dell’impianto.
    • Tubo giallo al recuperatore di gas (ingresso).
    • Tubo di uscita del recuperatore alla bombola di recupero.
  3. Posizionare la bombola di recupero sulla bilancia per monitorare il peso del refrigerante raccolto.

2️⃣ Avvio del Recupero

  1. Aprire le valvole di servizio dell’impianto (bassa e alta pressione).
  2. Accendere il recuperatore e selezionare la modalità “RECOVER”.
  3. Il gas refrigerante viene aspirato dall’impianto e trasferito nella bombola di recupero.

3️⃣ Fine del Recupero e Verifica

  1. Monitorare la pressione sui manometri: il recupero è completo quando la pressione scende a 0 bar o leggermente sotto lo zero (-0,1 bar).
  2. Chiudere la valvola della bombola di recupero e spegnere il recuperatore.
  3. Pesare la bombola per verificare la quantità di gas recuperato e registrarla nel registro F-GAS.
  4. Scollegare i tubi con attenzione per evitare dispersioni.

🔹 Consigli e Accorgimenti

Se il refrigerante è R-410A, R-407C o altre miscele zeotropiche, recuperarlo sempre in fase liquida per evitare separazione della miscela.
Se l’impianto è di grandi dimensioni, fare il recupero in più fasi per non surriscaldare il recuperatore.
Se il gas recuperato è sporco o contaminato, dovrà essere smaltito correttamente e non riutilizzato.
Non superare il limite massimo di carica della bombola di recupero (solitamente l’80% della capacità nominale).


🔹 💡 Conclusione: Il recupero è una procedura essenziale per lavorare in sicurezza e rispettare le normative ambientali. Seguire questi passaggi ti permette di operare correttamente senza dispersioni di gas nocivi.

🔹 Procedura di Recupero su uno Split con un Solo Attacco (Bassa Pressione – LP)

1️⃣ Preparazione

1️⃣ Spegnere lo split e scollegarlo dalla rete elettrica.
2️⃣ Collegare i tubi:

  • Tubo blu (LP) → al rubinetto della bassa pressione dell’unità esterna.
  • Tubo giallo (RECUPERO) → collegato all’ingresso del recuperatore.
  • Uscita del recuperatore → collegata alla bombola di recupero.
    3️⃣ Posizionare la bombola sulla bilancia per monitorare il peso del refrigerante raccolto.

2️⃣ Recupero del Gas

4️⃣ Aprire la valvola di servizio della bassa pressione (LP) con la chiave a brugola.
5️⃣ Accendere il recuperatore e impostare su “RECOVER”.
6️⃣ Il gas inizierà ad essere aspirato dall’impianto e trasferito nella bombola.
7️⃣ Monitorare la pressione sui manometri fino a quando scende vicino allo zero (tra 0 e -0,1 bar).


3️⃣ Chiusura e Controlli Finali

8️⃣ Quando la pressione scende a zero, chiudere la valvola della bombola di recupero.
9️⃣ Spegnere il recuperatore e attendere qualche minuto per verificare che la pressione non risalga.
🔟 Scollegare i tubi con attenzione per evitare dispersioni di gas.
🔹 Pesare la bombola di recupero per registrare la quantità di gas recuperato.


Domande Frequenti e Consigli

🔸 Se c’è solo l’attacco LP, come recupero il gas dall’alta pressione?
👉 Il gas passa naturalmente dall’alta alla bassa pressione attraverso il circuito. Basta aspettare il tempo necessario per far sì che tutto il refrigerante venga aspirato.

🔸 E se voglio accelerare il recupero?
👉 Se possibile, scaldare leggermente l’unità esterna con un phon termico per facilitare il passaggio del refrigerante.

🔸 Come faccio a sapere se ho recuperato tutto il refrigerante?
👉 Controlla la pressione sui manometri. Quando scende vicino a zero (-0,1 bar) e rimane stabile, significa che il refrigerante è stato recuperato.

💡 Conclusione

Il recupero su uno split con un solo attacco si fa dalla bassa pressione (LP), lasciando che il gas si sposti naturalmente dall’alta pressione. È importante monitorare le pressioni, chiudere correttamente le valvole e pesare la bombola per garantire una procedura sicura ed efficace.

 

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