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Buongiorno,
la caldaia di seconda mano deve risultare smontata e dismessa da un impianto al tempo funzionante e certificata con tanto di libretto di impianto e relativa “dismissione” dallo stesso. Installare una caldaia di seconda mano, non è reato, basta che non risulti “rubata” oppure che non sia di tipo “tradizionale” (non a condensazione) con tanto di matricola da esibire.
La normativa attuale impone (parliamo di generatori a gas) solo l’utilizzo e installazione di caldaie a condensazione. Le caldaie a “camera aperta” – di tipo tradizionale e non a condensazione – sono ammesse nei casi in cui la precedente installazione sia già con una caldaia di tipo B (camera aperta) e sia allacciata in una canna fumaria collettiva ramificata condominiale e dove non sia possibile scaricare i prodotti di scarico della combustione con una caldaia nuova di tipo a condensazione.
La caldaia a condensazione – con la tipologia di scarico fumi – non è compatibile con le caldaie a tiraggio naturale (tipo B) che scaricano nella stessa canna fumaria.
Consideri che le caldaie a camera aperta, nuove, attualmente hanno un costo di circa 500 €
Attendiamo il suo gentile riscontro.
Saluti