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FUGHE DI GAS METANO E GPL

Come gestire una situazione di emergenza in caso di fughe di gas improvvise?

Dove si possono verificare maggiormente, eventuali perdite su una linea gas metano oppure Gpl?

Si sente odore di gas: sicurezza!

Nel caso di gas Gpl, spesso capita di sentire un leggero odore di gas nei momento in cui la bombola e/o il bombolone, stia finendo al suo interno il gas accumulato, ma potrebbe essere un falso allarme!

Mentre, nel caso si tratti di gas metano, dopo la prima avvisaglia di odore forte di gas, bisogna subito chiudere le valvole di intercettazione poste presso la stufa a gas in cucina; subito dopo chiudere eventuali valvole poste fuori dal balcone se presenti, oppure fuori dalla finestra (se la linea gas passa esternamente prima di entrare in casa) e con queste piccole ma efficaci operazioni di routine abbiamo messo in sicurezza gli ambienti interni.

Successivamente alle operazioni di sicurezza sopraindicate, dobbiamo recarci subito nel vano dei contatori e chiudere la valvola posta a monte e a valle dello stesso.

Stessa cosa vale per il gas Gpl, a differenza del metano, con il gas di petrolio liquefatto, la chiusura generale per isolare tutta la linea del gas interna, si trova direttamente sul punto di stoccaggio: bombola o bombolone. Almeno che non sia stato installato un contatore subito nei pressi dell’abitazione e dopo il punto di stoccaggio.

Chiusura generale gas al bombolone
Chiusura generale bombolone GPL

Chi chiamare nei casi di fuga di gas?

Dopo il primo attacco di panico che accompagna spesso il forte odore di gas derivante da perdite e fuoriuscite nell’ambiente esterno, il dubbio e l’istinto porta a chiamare immediatamente i Vigili del Fuoco (Corretto fino a un certo punto).  

La procedura corretta, per gestire una situazione di emergenza domestica su abitazione privata a uso civile, è quella di chiamare i Vigili del Fuoco solo nei casi estremi e in situazioni di pericolo grave, anche a fronte del fatto che sarebbero i più veloci ad arrivare sul posto. 

La seconda opzione dopo aver chiuso in autonomia e correttamente tutte le valvole di intercettazione e aver isolato l’eventuale perdita presente all’interno della line gas, è quella di contattare l’installatore e manutentore che sia in possesso dei requisiti tecnico professionali che corrispondono al decreto 37/08. In questo caso il tecnico metterà sotto pressione tutta la linea gas in modo poi da individuare – sezionando la stessa – il punto esatto dove intervenire con la riparazione e sostituzione di componenti.

La terza opzione è quella di chiamare il pronto intervento gas, con gli operatori associati direttamente al fornitore di energia, i quali chiuderanno tempestivamente il contatore, sigillando lo stesso in modo definitivo in attesa poi che l’utente farà controllare la linea dal suo tecnico di fiducia; il quale dopo avere eliminato la perdita, rilascerà la documentazione e i moduli utili alla riattivazione della fornitura. In caso di sigillo, il tempo per la riattivazione della fornitura potrebbe essere di almeno 15 / 20 giorni lavorativi.  

Come trovare una fuga di gas

Una volta accertato che vi sia una perdita da qualche parte sull’impianto, è il momento di capire come trovare una fuga di gas. Tu che sei un semplice utilizzatore delle apparecchiature domestiche puoi solo chiamare il tecnico di fiducia, il quale con la strumentazione adatta effettuerà le sue ricerche. Le parti visibili posso essere ispezionate con una schiuma apposita per la ricerca di fughe gas, da spruzzare su ogni raccordo, valvola di intercettazione, flessibile e quant’altro.

La prova “del 9” per sapere con precisione estrema, quale sia l’entità della perdita, è quella di provare tutta la linea gas con un manometro a U (ad acqua possibilmente) per avere un riscontro certo della perdita di pressione. 

Fuga di gas in casa o fuori casa?

Una fuga di gas esterna all’abitazione è ben diversa rispetto a quella interna alle mura domestiche, in quanto a pericolosità. L’odorizzazione del gas di rete e in generale, è sempre abbastanza accentuata, in modo tale da avvisare chi è nei pressi “immediatamente del pericolo”. 

La fuga di gas interna potrebbe causare delle saturazioni, negli ambienti, ma anche all’interno della muratura o intercapedini, ma solo per quest’ultime si presenta solo nei casi dove non siano state rispettate le linee guida riportate dalle normative che regolano la corretta installazione: “Per un contesto residenziale la norma di riferimento è la UNI CIG 7129 aggiornata nel 2015″

Come provare una line gas

Come fare la prova di tenuta di una linea gas in modo efficace, sicuro e soprattutto “professionale?” Proviamo a fare un poco di chiarezza e capire come l’installatore deve provare una line gas, prima di rilasciare la dichiarazione di conformità.

La prova ‘manomentrica’ – attraverso la presa di pressione posta sul contatore – con aria o altro gas inerte, fino a raggiungere una pressione compresa tra i 100 mbar e 150 mbar per un tempo di almeno 15 minuti. Successivamente passato il primo quarto d’ora, si prende nota della prima lettura del manometro ad acqua (U) e si procede con l’attesa dei secondi 15 minuti per vedere se ci sono state cadute di pressione significative. 

 

manometro ad acqua
Manometro ad acqua

Il gas Metano e il Gpl

La caratteristica principale del gas metano da sapere assolutamente è la seguente:

Il metano è inodore, incolore e insapore, quindi per essere distribuito nelle reti domestiche deve essere “odorizzato” mediante un processo di lambimento di un liquido dal caratteristico “odore di gas” . Ma la cosa ancor più importante da sapere, è che si stratifica in alto essendo più leggero dell’aria stessa a differenza del Gpl.

Metano

Il gas Gpl è la sigla di “Gas di Petroli Liquefatti”. Oltre a essere inodore, il GPL è anche incolore: per questo la legge obbliga le raffinerie o similari all’aggiunta di un colorante giallo, oltre all’odorizzante. La caratteristica principale di questo tipo di gas è che il Gpl stratifica in basso a differenza del gas Metano; ragion per la quale, è severamente vietato installare apparecchiature a Gpl in ambienti situati sotto il piano di campagna.

Attualmente, al momento del presente articolo, il costo del Gpl non ha subito variazioni significative rispetto agli altri combustibili: Metano, Pellet, Legna, Gasolio. Per cui la situazione si è in qualche modo volta a favore del gas Gpl, il quale è stato sempre e comunque etichettato come un combustibile “costoso”.

Quanto costa un Smc (standard metro cubo) di gas oggi in Italia? Attualmente, il costo del gas metano stabilito da ARERA per chi ha un contratto in regime di tutela è 0,835182 €/Smc.

L’importanza della dichiarazione di conformità

La dichiarazione di conformità (detta anche DI.CO) deve essere rilasciata dalla ditta installatrice e/o manutentrice di una linea gas, a Gpl oppure a Metano che sia.

La DICO introdotta con la legge 5 marzo 1990, n. 46 (attualmente modificata dal decreto 37/08) è pressoché obbligatoria; e in assenza di tale documento, può essere sostituita dalla dichiarazione di rispondenza: solo per impianti realizzati prima del 2008. La dichiarazione di rispondenza è denominata con la sigla DI.RI.

Link utili per approfondimenti:

  • cig.it (Comitato Italiano Gas)
  • uni.com (Ente Italiano di Normazione)

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