NEWS DI NORMATIVE
Per beneficiare delle detrazioni fiscali è prevista una particolare modalità di pagamento tramite bonifico bancario o postale, pena la perdita della detrazione.
Bonifico per detrazioni fiscali
Le detrazioni fiscali per il risparmio energetico (65%) e per le ristrutturazioni edilizie (50%) prevedono il pagamento delle fatture esclusivamente mediante un particolare modello di bonifico bancario o postale specifico per le detrazioni fiscali, il cosiddetto bonifico parlante.
Sono quindi esclusi bonifici ordinari o altre modalità di pagamento (quali assegni, contanti, carte di credito, ecc.), a eccezione dei casi particolari che analizzeremo più avanti.
Negli ultimi tempi quasi tutte le banche si sono attivate per mettere a disposizione questo modello di bonifico anche per i pagamenti disposti tramite home banking.
Tuttavia consiglio di verificare sempre che il modello sia effettivamente presente online. Qualora non si trovi online, sarà necessario recarsi fisicamente presso lo sportello bancario.
Compilazione del bonifico per detrazioni fiscali
Una volta individuato il modulo di bonifico per le detrazioni sulla casa, la compilazione sarà molto semplice. Oltre ai tradizionali campi da compilare del tutti simili a un bonifico ordinario, sarà necessario inserire il codice fiscale del soggetto che paga (e che beneficerà della detrazione) e il codice fiscale o il numero di partita iva del beneficiario del pagamento.
Se le opere sono eseguite su parti comuni condominiali, oltre al codice fiscale del condominio, è necessario indicare quello dell’amministratore o del condòmino che provvede al pagamento.
Generalmente le banche chiedono di specificare mediante crocetta la detrazionedi sui si intende beneficiare: risparmio energetico (65%), ristrutturazioni edilizie (50%) o bonus mobili. Se sul modulo non compare la casella relativa al bonus mobili, per quest’ultimo si dovrà barrare la casella della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie, alla quale il bonus mobili è strettamente connesso.
Ricordo poi un’eccezione: la detrazione 65% per l’adozione di misure antisismiche su costruzioni che si trovano in zone sismiche ad alta pericolosità si configura come un caso particolare rientrante nella detrazione fiscale sulle ristrutturazioni edilizie, che, anziché beneficiare della percentuale di detrazione del 50%, beneficia della percentuale del 65%.
Nonostante la differenza di percentuale, questo intervento segue le procedure previste per la detrazione sulle ristrutturazioni edilizie, pertanto sul bonifico si dovrà barrare la casella relativa alle ristrutturazioni.
Cosa riportare nella causale del bonifico per detrazioni fiscali
Se nel modello del bonifico non sono presenti i riferimenti normativi (ad esempio accanto alla casella da barrare sul tipo di detrazione di cui si intende beneficiare) è consigliabile inserirli nella causale.
I riferimenti normativi saranno differenti in base al tipo di detrazione scelta.
Per la detrazione sulle ristrutturazioni edilizie (50%), per l’adeguamento sismico e per il bonus mobili l’Agenzia delle Entrate indica questa dicitura (eventualmente abbreviata se i caratteri a disposizione non sono sufficienti):
bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986 e successive modifiche
– Pagamento fattura n. ___ del_____ a favore di_____________ p.iva______________.
Come vedete, oltre ai riferimenti normativi ci sono i riferimenti della fattura e della ditta cui è destinato il bonifico. Se altri campi del modulo del bonifico consentono di inserire i dati della ditta, è possibile ometterli dalla causale.
Per la detrazione sul risparmio energetico (65%):
bonifico relativo a lavori di risparmio energetico che danno diritto alla detrazione prevista dalla legge 296/2006 e successive modifiche – Pagamento fattura n. ___ del_____ a favore di________________ p.iva______________ .
Una volta effettuato il bonifico si dovrà conservarne la ricevuta insieme a tutti gli altri documenti richiesti dalle detrazioni fiscali, così da poterla esibire in caso di controlli dell’Agenzia delle Entrate. Copia della ricevuta del bonifico servirà anche al commericialista/caf/sindacato, che avrà prova dell’importo versato e potrà quindi inserire la detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi.
Conto intestato a più persone
Nel caso in cui il conto sia intestato a più persone, nel bonifico va specificato solo il codice fiscale di colui che beneficerà della detrazione fiscale.
Qualora intendano beneficiarne più intestatari, nel bonifico compariranno tutti i codici fiscali degli interessati e la detrazione andrà poi ripartita fra essi.
Ordinante del bonifico diverso dal beneficiario
La circolare dell’Agenzia delle Entrate N.17/E del 2015 ha chiarito che, nell’ipotesi in cui l’ordinante sia un soggetto diverso dal soggetto indicato nel bonifico come beneficiario della detrazione, la detrazione debba essere fruita da quest’ultimo, ovviamente nel rispetto degli altri presupposti.
Il chiarimento mi ha ricordato casi già visti di persone anziane che non posseggono un conto corrente, che avrebbero difficoltà a recarsi in banca per ordinare un bonifico e che si appoggiano a familiari o conoscenti per effettuare il pagamento.
Ora sappiamo con certezza che tale modus operandi è accettato.
Come rimediare a un pagamento errato
Per coloro che hanno effettuato pagamenti in modalità differente dal bonifico suddetto (ad esempio con assegno, bonifico ordinario, contanti, ecc.) è comunque possibile non perdere la detrazione fiscale. In questi casi bisognerà annullare il pagamento facendosi restituire la somma versata e ripetere il pagamento nella modalità corretta.
Per un approfondimento sugli errori che si possono commettere in fase di pagamento rimando all’articolo Bonifico detrazioni errato.
Spese che si possono pagare senza bonifico
Come inizialmente accennato, esistono alcune spese per le quali non è possibile effettuare il pagamento con apposito bonifico per le detrazioni.
Parlo ad esempio degli oneri di urbanizzazione, dei diritti pagati per concessioni, dei diritti di segreteria per autorizzazioni o denunce lavori, delle ritenute fiscali sugli onorari dei professionisti o delle imposte di bollo.
In questi casi la normativa sulle detrazioni fiscali prevede una deroga, ovvero vengono accettate altre modalità di pagamento.
Un discorso a parte va fatto per il bonus mobili. Per chi intende usufruirne è sempre possibile utilizzare come metodo di pagamento il bonifico specifico per le detrazioni.
Sempre e solo per il bonus mobili sono concessi però anche pagamenti mediantecarte di credito o carte di debito (il bancomat per intenderci). Non sono invece ammessi assegni o contanti.
Ritenuta fiscale sui bonifici per le detrazioni fiscali
A differenza dei comuni bonifici, al bonifico per le detrazioni fiscali viene applicata automaticamente dalla banca o dalla posta una ritenuta a titolo di acconto dell’imposta dovuta dall’impresa che effettua i lavori o dal professionista che li segue.
Fino al 31 dicembre 2014 questa ritenuta era pari al 4%, dal 1° gennaio 2015 è salita all’8%.
Quando il bonifico viene disposto a favore di un Comune bisogna indicare nella causale che il beneficiario è il Comune e che cosa riguarda il pagamento. Con queste indicazioni la banca avrà modo di distinguere il bonifico e di non applicare la ritenuta d’acconto alla quale un Comune non può essere soggetto.
Quanti bonifici si possono fare?
Le detrazioni fiscali non prevedono un numero limite di bonifici. Ogni volta che si concorderà un pagamento con la ditta esecutrice dei lavori, questa emetterà fattura e si provvederà al pagamento mediante apposito bonifico.
Se si concorda con la ditta di effettuare prima un acconto e successivamente un saldo, si chiederà di emettere due fatture. Sulla prima fattura si può scrivere ad esempio acconto per lavori di ristrutturazione o di risparmio energetico.
Sulla seconda fattura è invece raccomandabile descrivere in modo esaustivo tutti i lavori (in modo che in occasione di eventuali controlli appaia ben chiaro cosa è stato eseguito) traendone il totale e deducendo l’acconto iniziale con il riferimento alla fattura precedente.
Pagamento con bonifico di una sola parte della fattura
Spesso mi viene chiesto se è possibile pagare con bonifico apposito solo una parte della fatturaemessa dalla ditta poiché non tutte le opere eseguite rientrano fra quelle agevolabili.
Non esiste uno specifico chiarimento in merito fornito dall’Agenzia delle Entrate.
Tuttavia mi sento di suggerire di avere sempre una chiara corrispondenza fra gli importi delle fatture e quelli dei bonifici così da evitare confusione, soprattutto in un momento delicato come un controllo fiscale.
Quando si intendono eseguire opere in parte agevolabili e in parte no, è sempre preferibilesepararne le contabilità.
Si avranno quindi 2 fatture (o più) a cui corrisponderanno 2 bonifici (o più), di cui uno (o più) effettuato con modello standard e uno (o più) con modello apposito per le detrazioni fiscali.
Si conserverà poi a parte la documentazione relativa alle opere agevolabili (fatture, ricevute dei bonifici e tutto il resto), cosicché in occasione di eventuali controlli si esibirà solamente ciò che riguarda le detrazioni.
Una documentazione chiara e limitata alle sole opere agevolabili faciliterà certamente le ispezioni.
FONTE: LAVORINCASA.IT