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Il Pellet è ancora conveniente al 2024?

La domanda che spesso mi viene fatta è – Ma il Pellet è ancora conveniente al 2024? La risposta è – dipende! 

Se guardiamo al passato, neanche tanto recente, il Pellet è stato tra i combustibili più economici. Questo vantaggio era dovuto inizialmente alla scarsa domanda rispetto all’offerta. Inizialmente il Pellet aveva un imposta sul valore aggiunto, detta anche IVA del 10%, in quest’ultimo caso il vantaggio poteva essere abbastanza evidente. 

L’unico ‘competitor’ del Pellet, soprattutto nelle singole unità immobiliari di campagna e periferia, è sicuramente il gas GPL – dove quest’ultimo è notoriamente dispendioso. La legna risulta essere ancor più economica rispetto al Pellet; ma la gestione e la praticità, porta il consumatore a spostare la propria attenzione sulla caldaia o stufa a Pellet – essendo una vera caldaia con accensioni e spegnimenti in totale autonomia. 

La situazione economica e l’instabilità internazionale, hanno fatto lievitare il prezzo del Pellet – anche se attualmente abbastanza calmierato – a tal punto da dismettere gran parte delle caldaie a Pellet, per rivalutare nel breve periodo: legna e gas. Se poi mettiamo sul piatto le emissioni inquinanti – CO2 su tutto e polveri sottili – possiamo capire facilmente che il Pellet è tra i combustibili più inquinanti insieme a legna e gasolio. 


Secondo uno studio condotto da un’ azienda di ricerca della Camera di Commercio di Milano, stufe e caminetti sono più dannosi per l’ambiente per via delle emissioni di particolato e polveri sottili, gli agenti inquinanti e dannosi per la salute dell’uomo e l’ambiente.

Se guardiamo, l’ inquinamento relativo le automobili, spesso e volentieri, lo stato incentiva l’alimentazione e il carburante che conviene di più dal punto di vista della produzione e della convenienza produttiva stessa. La vettura a GPL per un periodo era la meno inquinante rispetto a benzina e gasolio e l’anno successivo, la macchina a benzina (Ibrida), è diventata la meno inquinante (sempre secondo lo stato e secondo i venditori di automobili) anche rispetto alla vettura a GPL. Questo per dire che in ambito di divieti e inquinamento, il Pellet dovrebbe essere disincentivato totalmente, rispetto agli incentivi statali ricevuti nel passato recente. 

Secondo un dato ufficiale, le auto a GPL emettono meno CO2 rispetto alle auto a benzina o diesel, contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale. Inoltre, il GPL produce meno particolato e ossidi di azoto, che sono dannosi per la salute umana.

Questo vale anche per le caldaie a GPL rispetto alle stufe e caldaie a Pellet.

I costi reali del Pellet

Se andiamo ad analizzare realmente il prezzo del Pellet, possiamo dire attualmente al 2024, che siamo intorno ai 5.50 € di media? Probabilmente si, ma non del tutto! Questo a fronte del fatto che il prezzo per acquistare un Pellet di alta qualità – che renda meglio di altri tipi di Pellet – avrebbe raggiunto la modica cifra di 7 / 8 € al sacco da kg 15.

Opinione personale

LA MIA RISPOSTA PERSONALE DA TECNICO MANUTENTORE E INSTALLATORE E’ NEGATIVA RISPETTO AL COMBUSTIBILE PELLET SIA PER L’IMPATTO AMBIENTALE CHE PER LA PARTE ECONOMICA RISPETTO AD ALTRI COMBUSTIBILI ED ENERGIE ALTERNATIVE.

Negli ultimi anni, il pellet è diventato una delle alternative più popolari per il riscaldamento domestico. Ma il pellet conviene davvero? In questo articolo esploreremo i vantaggi e gli svantaggi dell’utilizzo del pellet come fonte di riscaldamento, con un occhio di riguardo alla situazione attuale nel 2024. Vedremo anche se il pellet oggi al 2024 è ancora una scelta economicamente vantaggiosa e sostenibile per le famiglie italiane.

Cos’è il Pellet?

Il pellet è un combustibile ottenuto dalla compressione di segatura e trucioli di legno, spesso provenienti da scarti di lavorazione. Questo materiale viene compattato in piccoli cilindri che possono essere utilizzati come combustibile per stufe e caldaie a pellet. Grazie alla sua alta densità energetica, il pellet è in grado di generare una grande quantità di calore, rendendolo una scelta popolare per il riscaldamento domestico.

Vantaggi del Pellet

  1. Sostenibilità ambientale

Uno dei principali vantaggi del pellet è la sua sostenibilità ambientale. Il pellet è prodotto utilizzando principalmente materiali di scarto, il che significa che contribuisce a ridurre i rifiuti legnosi. Inoltre, durante la combustione, il pellet emette una quantità di CO2 equivalente a quella assorbita dagli alberi durante la loro crescita, rendendolo una scelta a basse emissioni di carbonio. In un periodo in cui la sostenibilità è al centro delle preoccupazioni globali, il pellet oggi al 2024 continua a rappresentare una delle soluzioni più ecologiche per il riscaldamento domestico.

2. Risparmio economico

Il risparmio è un fattore cruciale per molte famiglie, soprattutto in un contesto economico incerto come quello attuale. Il pellet conviene in termini di costi operativi rispetto ad altre fonti di energia come il gasolio o l’elettricità. Anche se il prezzo del pellet può variare, in genere è più conveniente rispetto ai combustibili fossili tradizionali. Inoltre, le stufe e le caldaie a pellet sono altamente efficienti, con rendimenti che possono superare il 90%, riducendo così il consumo complessivo di combustibile.

3. Facilità di Stoccaggio e Utilizzo

Un altro vantaggio del pellet è la facilità di stoccaggio e utilizzo. I sacchi di pellet sono compatti e facili da maneggiare, e possono essere conservati in piccoli spazi. Inoltre, le moderne stufe a pellet sono dotate di sistemi automatici di alimentazione, che rendono il loro utilizzo molto semplice. Questo significa che non è necessario aggiungere combustibile frequentemente, come avviene con la legna tradizionale.

4. Incentivi Statali e Agevolazioni Fiscali

In Italia, ci sono diversi incentivi statali e agevolazioni fiscali per chi decide di installare un impianto a pellet. Questi incentivi, come le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica, possono ridurre significativamente il costo iniziale dell’installazione di una stufa o caldaia a pellet, rendendo l’investimento più accessibile per le famiglie.

Svantaggi del Pellet

Nonostante i numerosi vantaggi, ci sono anche alcuni svantaggi da considerare prima di scegliere il pellet come fonte di riscaldamento.

1. Dipendenza dai Prezzi di Mercato

Il costo del pellet può variare a seconda della domanda e dell’offerta sul mercato. Negli ultimi anni, il pellet oggi al 2024 ha visto un aumento dei prezzi a causa della crescente domanda e delle fluttuazioni nel mercato delle materie prime. Questo significa che, anche se in generale il pellet conviene, non è immune a variazioni di prezzo che potrebbero influenzare il bilancio familiare.

2. Reperibilità e Qualità del Pellet

La qualità del pellet può variare notevolmente a seconda del produttore. Un pellet di bassa qualità può contenere additivi chimici o materiali estranei che possono ridurre l’efficienza della combustione e aumentare le emissioni. È importante acquistare pellet certificato, che garantisca un prodotto di alta qualità e privo di sostanze nocive. Inoltre, la reperibilità del pellet può variare a seconda della regione, con possibili difficoltà di approvvigionamento durante i periodi di alta domanda.

3. Costi Iniziali di Installazione

Anche se il pellet conviene nel lungo periodo, i costi iniziali di installazione di una stufa o caldaia a pellet possono essere elevati. Questi includono non solo il costo dell’apparecchiatura, ma anche l’installazione e, in alcuni casi, l’adeguamento dell’impianto di riscaldamento esistente. Tuttavia, come menzionato, gli incentivi statali possono aiutare a mitigare questi costi.

4. Manutenzione

Le stufe e le caldaie a pellet richiedono una manutenzione regolare per funzionare in modo efficiente. Questo include la pulizia della camera di combustione, lo svuotamento del cassetto della cenere e il controllo del sistema di alimentazione. Anche se queste operazioni non sono particolarmente complesse, richiedono comunque un impegno costante da parte dell’utente.

Il Pellet nel 2024: Conviene Ancora?

Arrivati a questo punto, il pellet conviene ancora nel 2024? La risposta dipende da diversi fattori, tra cui le esigenze specifiche della tua abitazione, la disponibilità di incentivi e la situazione del mercato del pellet. Tuttavia, nonostante alcuni svantaggi, il pellet rimane una delle soluzioni più convenienti e sostenibili per il riscaldamento domestico. Con un’attenzione adeguata alla qualità del prodotto e alla manutenzione dell’impianto, il pellet può rappresentare un’opzione vantaggiosa sia dal punto di vista economico che ambientale.

Conclusioni

In conclusione, il pellet oggi al 2024 continua a essere una scelta valida per molte famiglie italiane. I vantaggi in termini di sostenibilità, risparmio economico e facilità di utilizzo sono innegabili. Tuttavia, è importante essere consapevoli dei potenziali svantaggi, come la dipendenza dai prezzi di mercato e i costi iniziali di installazione. Valutando attentamente questi aspetti, è possibile prendere una decisione informata e beneficiare di tutti i vantaggi che il pellet ha da offrire.

Soluzioni:

1 – LA CALDAIA IBRIDA MA ANCHE IL SOLARE TERMICO PER RISCALDARE GLI AMBIENTI E’ LA SOLUZIONE.

2 – LA POMPA DI CALORE ANCHE SE POCO GESTIBILE DAL PUNTO DI VISTA DELL’INSTALLAZIONE E GESTIONE DEGLI AMBIENTI E’ UNA DELLE SOLUZIONI MIGLIORI RISPETTO AL PELLET.

3 – LA LEGNA STESSA COME COMBUSTIBILE TRADIZIONALE, INQUINA MENO RISPETTO AL PELLET ? (Un camino aperto tradizionale rilascia in atmosfera 860 grammi di PM10 in un anno; una stufa a pellet ne rilascia 76 grammi).

LA LEGNA COMUNQUE E’ ANCORA CONVENIENTE DAL PUNTO DI VISTA ECONOMICO – RISPETTO AL PELLET – MA NON DAL PUNTO DI VISTA DELL’INQUINAMENTO.

VEDI ANCHE COME FARE IL PELLET IN CASA – LINK oppure LINK 2

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